
Mercoledi 01 Luglio 2009
http://www.radiogold.it/
CON TUTTI I TUOI PREGI E DIFETTI...
ORA E SEMPRE GINO PRESIDENTE!!!
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Si è spento all'età di 88 anni Gino Amisano. L'industriale alessandrino è stato colto da una crisi respiratoria in Liguria. Amisano ha segnato gran parte della storia industriale e sportiva della provincia. Era stato titolare dell'azienda di caschi Agv (leader mondiale e nota per aver prodotto i caschi indossati da Valentino Rossi) e più volte aveva devoluto denaro in opere benefiche. Amisano aveva recentemente donato dieci milioni di euro al Gaslini di Genova, per citare uno dei tanti esempi e finanziò anche idee innovative come la clinica mobile per le gare motociclistiche (1976). Amisano lascia anche un immenso vuoto nei tifosi sportivi perché fu per anni presidente dell'Alessandria (1987-1991 e 1994-2001) con la qual sfiorò la serie B, persa solo per un punto.
CON TUTTI I TUOI PREGI E DIFETTI...
ORA E SEMPRE GINO PRESIDENTE!!!
56 commenti:
Addio a Gino Amisano, re dei caschi
Aveva 89 anni. Fondò la ditta Agv
ENRICO BIONDI
TORINO
Ai più giovani il nome non dice molto. A chi ha i capelli bianchiI, invece, il nome Gino Amisano ricorda un magnifico momento della storia sportiva italiana. Amisano ci ha lasciato a 89 anni, ieri pomeriggio: da anni viveva a Nervi dopo aver passato tutta la vita tra Valenza Po, la città dell’oro dove aveva fondato dal nulla (e precursore visto il periodo) la celebre ditta di caschi per motociclisti Agv (acronimo del suo stesso nome Amisano Gino Valenza) e Alessandria, dove era diventato anche presidente amatissimo della squadra di calcio.
E’ morto per un attacco di bronco-polmonite: del resto la sigaretta non l’aveva mai mollata neppure per un minuto. Lo chiamano tutti “Ginetto” ed è stato uno dei primi a credere nello sport come veicolo pubblicitario per la propria azienda. Con i suoi caschi Ginetto ha vestito i più grandi campioni dello sporto motociclistico e ancora oggi Valentino Rossi corre con un casco che porta il suo nome. Valentino e Ginetto si sono incontrati nell’ormai lontano 1996 e l’imprenditore alessandrino fu il primo a credere nel progetto di Giampiero Sacchi (oggi direttore sportivo dell’Aprilia) che volle iniziare con quello sbarazzino pilota la sua avventura nella classe 125. In proposito, ricordiamo personalmente il giorno della presentazione ufficiale del Team Carrizosa di Giampiero Sacchi e la esilarante scenetta a cui assistemmo. Eravamo all’autodromo di Monza, arrivai in forte anticipo e vidi che Gino Amisano non riusciva a stare fermo un momento. Voleva che tutto fosse pronto in orario, che non mancasse nulla. Bisognava ancora sistemare le moto sul palco. “Ma dove sono gli operai?”, urlò a squarciagola. Poi, per rompere gli indugi, si avvicinò a un ragazzino che aveva un grosso cerotto sulla fronte e gli disse: “Ragazzo, non hai niente da fare? Vieni qui e dammi una mano a mettere la moto sul palco”. Sacchi non fece in tempo a intervenire. La moto andò regolarmente al suo posto ma grande fu la sorpresa di Amisano quando al momento di presentare i piloti, Sacchi chiamò accanto a lui quel ragazzino con il cerotto sulla fronte: era Valentino Rossi. Amisano non si perse d’animo e buttò lì: “Questo ragazzo farà bene: ho visto già cosa sa fare con le moto!”.
Dopo anni di successi Ginetto si decise a cedere l’azienda a un gruppo belga per dedicarsi totalmente alla sua nuova attività di produttore, nelle colline del Novese, del cortese di Gavi alla tenuta La Raja. Ma lo sport lo aveva nel sangue: in due annate diverse fu alla presidenza dell’Alessandria Gino Amisano, ottenne anche 2 promozioni in C1 per chiudere nel 2001 con una retrocessione. Giurò che non avrebbe più pensato al calcio. E così fu.
Gino presidente con i grigi nel cuore !!!
Grazie.
Nel bene e nel male c'e' sempre stato per i Grigi,grande uomo di sport per Alessandria.
Un grandissimo vuoto...
sei stato il mio presidente quando vestivo la maglia grigia, sei stato il primo a salvarci dal dilettantismo, mi hai quasi portato in B.....una sola parola GRAZIE
con i tuoi pregi e i tuoi difetti ora e sempre gino presidente.
viareggio non mollare
luca orti 70
ciao Gino,ciao Presidente.
un vecchio ultras
Grande Ginetto mitica icona del grigismo. Continua a tifare l'orso da lassù !!!
Grande GINETTO rimrrai sempre nei nostri CUORI....magari ha lasciat qualche milione di euro come suo ultimo regao ai "SUOI" GRIGI per fare una bella squadra e regalarci la SERIE B!
Ciao Gino grazie ancora per la goduria che mi hai regalato nel 94 quando hai evitato il fallimento e siamo stati ripescati in C1 al posto di quei mantovani di merda che avevano rubato la partita nel Moccagatta più bello e caldo che io possa ricordare. Era il luglio del 94...
ADDIO GINO, UOMO DI UN CALCIO CHE NON C'E' PIU'. Giarre
Anche se ogni tanto ci ha fatto incavolare è stato un buon presidente
Che la terra gli sia lieve
G.H
PROPOSTA:
PERCHE' NON INTITOLARE LA "NUOVA" CURVA NORD A AMISANO???
Addio Gino, grande Presidente!
A Gino Amisano
Mercoledi 01 Luglio 2009
Alessandria
Molti uomini in uno solo, per giunta piccolo. Amisano ha percorso la storia del calcio alessandrino degli ultimi 20 anni, sempre da protagonista. Nel bene e nel male. Ereditò la squadra da imprenditori coraggiosi, ma purtroppo solo quello, dopo una retrocessione, sfortunata ma inevitabile, per riproporla con un’ardita operazione di ingegneria diplomatica e regolamentare in una inedita C2 (girone lombardo-veneto con Chievo e Venezia-Mestre). L’anno dopo, la promozione con Renzo Melani e la C1 che arriva dopo anni di traversie, incertezze e patimenti.
Avanti e indietro dalla società con 6 stagioni consecutive in C1 – siamo negli anni 90 - cavalcando con tifoseria, città e informazione un rapporto contorto e burrascoso, forse perché ispirato a criteri e strategie troppo raffinate per quegli anni e quella mentalità.
Lasciava agli Spinelli, con la tifoseria a lui del tutto ostile. Vero uomo di sport, a contatto da sempre con quel mondo, sicuro di sé, forse troppo, certamente troppo avanti per una tifoseria che non concepiva allora che un dirigente potesse anche essere imprenditore, proprio lui scopritore di talenti prodigiosi nel motorismo. Ma Amisano è il sale sulle ferite e sulle contraddizioni di questa città spocchiosa e poco lungimirante. Con lei non sarebbe mai entrato in sintonia; da lei e dalla sua classe dirigente avrebbe ricevuto affronti immeritati come la presidenza onoraria di una società fasulla e taroccata anche nel colore delle maglie.
Di lui restano indelebili certi siparietti da autentico cabarettista, come quello dell’antistadio di Stradella, giusto 20 anni fa, dove tra centinaia di tifosi grigi ubriachi di allegria per il ritorno in C1, piangeva miseria per il mercato da iniziare di lì a poco per il campionato successivo, oppure la banana del piatto di guarnizione di un rinfresco, trangugiata con avidità, dopo aver rimbrottato uno degli invitati con un lapidario “Sgherla nenta”, non sprecarla… Per non parlare di quel ripescaggio, dopo l’era Vitale, con una cauzione da pagare di 1230 milioni, l’assegno staccato lì per lì e una frase che suonerebbe oggi come musica “Qui c’è un miliardo e mezzo; tenete la differenza. Non si sa mai…” oppure Boniperti attonito quando Amisano, in visita all’allora presidente della Juve, confessa “…Sappia che io l’ho sempre difeso quando la chiamavano Marisa…”
Con lui avremmo potuto fare grandi cose, solo se ne avessimo compreso il carattere e le fisime. L’abbiamo cacciato per poi implorarlo di tornare, ma il tempo era scaduto. Oggi è un giorno malinconico: di Gino già sentiamo la mancanza.
Gigi Poggio
fonte RADIOGOLD
http://www.tuttolegapro.com/dettaglio_notizia.asp?vd=343
e poi MOLTO INTERESSANTE:
http://www.tuttolegapro.com/dettaglio_notizia.asp?vd=341
GRANDE GINO..GRAZIE!
SEI SEMPRE STATO IL NOSTRO PRESIDENTE!!
"da lei e dalla sua classe dirigente avrebbe ricevuto affronti immeritati come la presidenza onoraria di una società fasulla e taroccata anche nel colore delle maglie"
parole sante....
Reporter Sport, Macalli: "Penso a gironi misti, con sfide tra nord e sud"
01/07/2009 - Il Presidente della Lega Pro, Mario Macalli, intervenuto telefonicamente alla trasmissione Reporter Sport, andata in onda martedì sera su Telereporter, ha commentato alcune novità sul prossimo campionato: "Non sapremo ancora come sarà la disposizione dei gironi. In questa ultima stagione alcuni derby storici, tipo Legnano-Pro Patria nel girone nord, si sono dovuti disputare a porte chiuse. Vorremmo quindi evitare certe problematiche e magari riproporre gironi in maniera mista". Si profila quindi una Prima e Seconda Divisione di Lega Pro improntata sul mix di squadre tra Nord e Sud, con una scelta, a livello geografico, verticale. Durante il corso della giornata vi proporremo tutta l´intervista con Mario Macalli.
da tuttolegapro.it
GRAZIE GINO!
http://www.agenfax.it/images/stories/amisanomoccagatta.jpg
'L'Alessandria non è in vendita'
Alessandria - 01/07/2009
«L’Alessandria Calcio non era e non è in vendita». Gianni Bianchi è categorico. Sembra quasi infastidito dall’azione del sindaco che, venerdì pomeriggio, a margine dei festeggiamenti per Gianni Rivera, ha concesso una anticipazione sulla sua iniziativa, «a titolo personale», che ha permesso di individuare un gruppo per affiancare Bianchi alla guida della società grigia. O addirittura, a subentrare, anche se Piercarlo Fabbio si è sempre premurato di sottolineare che «Bianchi sa di questo gruppo e sarà lui, comunque, a decidere se aprire o meno una trattativa».
Rientrato da Dubai lunedì notte, il patron ha passato la giornata di ieri a rispondere a telefonate. «Tutte persone allarmate dal fatto che ci possa essere un cambio rapido di proprietà: insieme a Mauro Lombardi, che è consigliere dell’Alessandria Calcio e anche commercialista del club, ho passato ore al telefono per tranquillizzare allenatori, giocatori e tutte le persone che sono legate alla società grigia, nello staff e anche fornitori. Mi è stato detto anche che ieri qualcuno sosteneva che avrei già venduto la società da mesi. Ma vi sembra possibile una assurdità simile? Il giorno dopo la partita con il Como ero già operativo, abbiamo confermato Foschi, c’è un nuovo ds che si è messo subito al lavoro e che, credete, solo lunedì sera ha concluso la pratica dell’iscrizione. Perché l’ultimo documento, indispensabile, della Commissione di Vigilanza sullo stadio ci è stato consegnato lunedì alle 18. Un documento, insisto, fondamentale, anche e soprattutto in chiave ripescaggio: voglio ringraziare tutti i componenti della Commissione di Vigilanza, che di fatto sono stati in ‘riunione plenaria’ da venerdì a lunedì»
da il piccolo
Alessandria - Obiettivo mercato. In attesa di sapere se ci sono le condizioni per la promozione "d'ufficio" in Prima Divisione, per i Grigi la priorità è oggi costruire una squadra vincente per la C2. Se poi dovesse essere C1, si cercheranno strada facendo gli innesti necessari. Per ora il nuovo direttore sportivo Paolo Guidetti sembra aver incassato la conferma di Fabio Artico (nella foto).
"L'unica piazza per me possibile e gradita, nel calcio professionistico, è Alessandria", ha detto il bomber, spegnendo così qualsiasi illazione e ipotesi alternativa. Ora si attendono sviluppi positivi anche per quanto riguarda Motta (il quale ha avuto un incontro diretto con il direttore sportivo) e Schettino (con il quale Guidetti ha avuto soltanto un colloquio telefonico).
Sulla "scottante" questione riguardante Mateos, Guidetti ha dichiarato di non essere riuscito a sentirlo, ma che, nelle prossime ore, incontrerà il suo procuratore. Se due giocatori sono ad un passo dalla conferma, altri due sono ad un passo dall'addio (certo): si tratta del difensore centrale Fabio Cozza (su cui hanno messo gli occhi Pavia, Pergocrema e Biellese, la quale, però, è a rischio iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione) e della punta Matteo Pelatti (il quale si parla di Catanzaro come probabile destinazione). E poi c'è Zappella, che alcuni danno destinato in serie D a Savona (dove ritroverebbe come mister Iacolino), mentre secondo altri il difensore appenderà le scarpe al chiodo, per seguire il corso da allenatore. In ogni caso, è quasi scontato il suo addio ad Alessandria.
corriereal.it
IMMENSO GINO RIPOSA IN PACE!
Pisa Verso il Baratro:
http://www.calciopress.net/news/123/ARTICLE/6807/2009-07-01.html
GINO PRESIDENTE PER SEMPRE!
L'Alessandria Calcio ricorda Gino Amisano
«Cosa abbia significato il nome di Gino Amisano per l’Alessandria Calcio sta scritto nella storia di questa società. Un esempio da seguire per tutti i presidenti, un innamorato della maglia grigia che, in più occasioni, ha contribuito a risollevare da situazioni a volte disperate. Con lui i Grigi hanno giocato importanti campionati di C1, spero che al più presto, magari fin da subito, questa squadra possa tornare a quei livelli…La C1 la dedicheremmo volentieri a Gino!»
E’ commosso il presidente Gianni Bianchi quando parla di Gino Amisano, il presidente che lui si è sempre posto come esempio da seguire, per la sua “alessandrinità”, per il suo attaccamento ai colori grigi, per la sua capacità di agire, senza parole vane ma con tanta concretezza.
Il presidente Amisano se n’è andato alla soglia degli 88 anni, dopo averne dedicati tanti alle proprie attività industriali, alle sue produzioni di ottimo Gavi, alla sua passione per i Grigi. «Anche lui ha vissuto le sue piccole o grandi contestazioni – dice ancora Bianchi – com’è nel destino di ogni presidente calcistico, ma ha regalato momenti bellissimi a tutti i tifosi, che sicuramente gliene saranno grati per sempre.»
Nella storia dell’Alessandria, ormai a un passo dal secolo di vita, Gino Amisano ha scritto pagine importanti. C’è la sua firma sul grande racconto grigio!
addio caro vecchio presidente...
In questo momento sarebbe stupido e irriguardoso parlare dei tanti difetti e dei tanti errori delle varie gestioni Amisano...Ginetto era fatto a suo modo,punto!
CIAO CARO VECCHIO GINO RIPOSA IN PACE!!!
Quanti cori: Amisano Vaffanculo e poi Gino Amisano ole', qualche anno dopo Gino Amisano ole' e poi Amisano Vaffanculo....era sempre cosi, i rapporti tra noi e lui, su' e giu', su e giu'
Pero' non ci piove, Gino, tipico burbero mandrogno 100% era un vero GRIGIO, e' andato via un pezzo di storia di questa citta' e di questa maglia.
SEMPRE RICONOSCENTI A TE CARO VECCHIO GINETTO!
Ecco l´elenco delle 27 squadre di Lega Pro per la TIM CUP 2009/2010
02/07/2009 - In relazione all’invito formulato dalla Lega Nazionale Professionisti, relativamente alla partecipazione, come per la passata stagione, di società della LEGA PRO alla TIM CUP 2009-2010, si rende noto che parteciperanno alla TIM CUP 27 società, di cui 18 di 1^ Divisione e 9 di 2^ Divisione e le 4 retrocesse dalla serie B:
Ecco le squadre di Lega Pro che parteciperanno dal 2 agosto alla Coppa Italia “maggiore” con club di Serie A, B e D: Pro Patria, Ravenna, Reggiana, Spal, Verona, Novara, Cremonese, Benevento, Arezzo, Foggia, Cavese, Real Marcianise, Perugia, Taranto, Varese, Como, Alessandria, Figline Valdarno, Giulianova, Prato, Cosenza, Pescina, Gela. Più le quattro società retrocesse dalla Serie B: Rimini, Pisa, Avellino e Treviso.
GRANDE GINO SEMPRE CON NOI!
http://www.calciopress.net/news/119/ARTICLE/6757/2009-07-01.html
http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=158738
Ciao Gino, Presidente sempre nel nostro cuore! Ultras Sez. Fermento
02/07/2009
Gino Amisano, quel Presidente senza giri di parole.
Per noi dal cuore grigio, sulla quarantina, Gino Amisano tra gli anni ottanta e i novanta è stato un po’ come quel nonno che di fronte alla richiesta del nipote ventenne di farsi consegnare duemila euro per andare in vacanza ad Ibiza con la fidanzata, gliene offre solo trecento, per trascorrere un weekend a Rapallo. Intanto quando l’amore è vero - dice l’anziano nonno- tra le Baleari ed il golfo del Tigullio non c’è tutta questa differenza. E la morosa capirà.
Lì per lì, come nipote ci rimani male, ma quando arrivi alla quarantina, ti accorgi con orgoglio di essere un po’ speciale e un po’ fuori dal coro, anche grazie all’austerità di tuo nonno. Che ricorderai per sempre, al contrario magari di qui nonni “liquidi”che ti riempiono di regali e di vizi. Di fronte al ricordo di quel “vecchio”, che ti mandò a Rapallo, il magone ti sale dallo stomaco, si stringe alla gola, ti riempie la testa e si sfoga arrossandoti gli occhi e facendo uscire qualche lacrima. Gino Amisano ci ha lasciati. Se ne è andato in punta di piedi. Allo stesso modo con cui arrivò in un freddo e soleggiato pomeriggio di gennaio, del 1987. L’Alessandria era in C2, andava male, malissimo. Erano i Grigi di Petricone, Falessi, Cornaglia, Marin… una squadra sgangherata in una società guidata dalla famiglia Bertoneri. Solo uno come Gino Amisano poteva avere il coraggio di comprare quel “rudere”. Il capo dell’AGV non riuscì a salvare l’Alessandria, che retrocesse in D. Ma garantì la solidità economica che persuase le alte sfere del calcio a ripescare i Grigi in C2, al posto del Montebelluna, che rinunciò al campionato.
Da allora Gino Amisano rappresentò l’Alessandria per quasi quindici anni. Il Presidente non guidò i Grigi in modo continuativo: dal 1987 al 2001, quando lasciò definitivamente (a Spinelli), al timone di via Gentilini si alternarono anche il gruppo veneto Benelle-Fioretti ed Edoardo Vitale. Ma appena le cose scivolavano incontrollabili, spuntava sempre Amisano, a raccogliere e rimettere insieme i cocci, tirando fuori il “grano”, quello sonante. Come quel nonno di prima, che non consegnava i soldi al nipote per andare alle Baleari, ma quel nipote sapeva che, nei momenti davvero importanti, poteva sempre contare sull’anziano parente, pronto senza troppi giri di parole a parare il sedere al giovane.
Amisano ha regalato ai tifosi del Moccagatta i momenti più belli degli ultimi trentaquattro anni. Con quei due settimi posti nelle stagioni 1995-96 e 96-97 in serie C1, sfiorando i playoff per salire in B. Qualcuno (per non dire molti) rinfacciavano ad Amisano di non aver fatto quel supplemento di sforzo per effettuare il grande salto. Per settimane, alla fine degli anni novanta, al Moccagatta venne issato lo striscione con la scritta “Amisano Vattene”. Ma il Presidente, con quell’atteggiamento energicamente austero che lo contraddistingueva, tirava dritto, sapendo che alla fine i tifosi, come quel nipote un po’ ribelle, avrebbero capito.
E i tifosi capirono nel 2003, tre anni dopo il definitivo abbandono del sodalizio da parte del re dei caschi. Quando l’Alessandria fallì, seppellita dai debiti …e dalle illusioni, vuote come nocciole maturate male. Proprio nell’estate del fallimento si comprese che il metodo del vecchio Gino aveva un perché e trasudava di virtuosismi.
Ad Amisano non importava di sentirsi amato o di sentirsi popolare. Anzi, spesso era (usando un neologismo) politicamente scorretto. Lui amava ciò che era concreto e tangibile. E di fronte alle troppe chiacchiere o alle lusinghe di circostanza di qualche interlocutore, stoppava ogni discorso e ti lasciava lì, di sale. Amisano era il Presidente e si comportava da Presidente, senza sterili buonismi. Un po’ come quei vecchi professori, severi ma giusti.
Articolo di Fabio Buffa - www.valenza.it
Bell'articolo BRAVO FABIO HAI PROPRIO RAGIONE!
ADDIO GINETTO!
Scusate ma in mezzo alle altre notizie e` passata un po` inosservata la notizia della partecipazione alla coppa italia di serie A, va bene che la competizione e` parecchio allargata pero`... storici grigioneri quanti anni era che non succedeva?
Si sapeva già da settimane....
...Dalla società TUTTO TACE...ricominciamo con i "SILENZI" del pre IACOLINO-BRAGHIN!?!??!?
NON SI SA PIU' NIENTE NE DI MERCATO NE DI EVENTUALI SOCI/COMPRATORI DELLA SOCIETA'...ANDIAMO BENE!
Ops scusate non lo sapevo...
Cmq sono andato a spulciare e l`ultima partecipazione dovrebbe essere quella della stagione 1974-75
http://it.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_1974-1975_(calcio)
correggetemi se sbaglio.
da LA STAMPA di oggi
CALCIO. ORE D’ATTESA PER SVILUPPI SOCIETARI, LAVORI ALLO STADIO ED EVENTUALE C1
Grigi, patron Bianchi apre ai nuovi
MASSIMO DELFINO
..dalla società tutto tace..se è vero che ci sn nuovi soci alla finestra sarebbe bene che Bianchi si svegliasse e valutasse queste eventuali offerte..se quest'ultime fossero serie spero solo che Bianchi accetti l'ingresso di altri soci e non voglia fare il Fenomeno andando avanti da solo quando tutti sappiamo che non ne ha le possibilità..specialmente qualora dovesse essere C1...
Marco
da alessandriasport.it
ERA TUTTO VERO, GIANNI
BIANCHI VUOLE VENDERE
Il patron dell’Alessandria è disposto alla cessione del club. E intanto la speranza ripescaggio pare sempre più concreta. Possibile una struttura prefabbricata per adeguare agli standard richiesti lo stadio Moccagatta.
Alessandria – Ora, la notizia data da noi di Alessandriasport.it lunedì, è ripresa da tutti i giornali. Patron Gianni Bianchi vuole vendere l’Alessandria Calcio. Il sindaco Piercarlo Fabbio ha preso contatti con un acquirente milanese prima che mercoledì pomeriggio Bianchi si recasse a Palazzo Rosso per un colloquio informale con lui. Dunque l’operazione di vendita si sta perfezionando nonostante la smentita dello stesso Bianchi pubblicata su un foglio locale, poi smentita dai fatti. Secondo le dichiarazioni pubblicate nella pagina locale di un quotidiano torinese, Bianchi ha ammesso di voler nascondere quanto stava avvenendo: “Non volevo che si dicesse che io cedevo - ha dichiarato il patron Grigio al cronista - perché il desiderio di proseguire c’è, eccome, e non mi piace obbligare nessuno a trovare acquirenti. Ma, per il bene dell’Alessandria – ha aggiunto il presidente dei Grigi -, sono disposto a valutare ogni situazione: se le proposte fossero concrete, non ci sarebbe alcun problema”. Non ci resta che attendere anche questa evoluzione. Oltre alla notizia dell’eventuale vendita societaria, tiene banco, in questi giorni, anche la questione del restyling del “Mocca”. I tifosi temono qualche rallentamento di troppo, ed il rischio dei match giocati a porte chiuse, ma patron Bianchi ha rassicurato tutti dicendo che “si sta lavorando alacremente in questo senso e il sindaco ha garantito che anche per la Gradinata Nord non ci saranno problemi perché verrà innalzata una struttura prefabbricata, più capiente e realizzabile entro l’inizio della prossima stagione agonistica, che ci vedrà disputare la Coppa Italia con club di A e B già dal 9 agosto”. E poi la questione ripescaggi. Che, ormai, tiene banco da quando si è conclusa l’ultima, sfortunata gara contro il Como. Fino ad ora tutte le squadre della categoria superiore si sono regolarmente iscritte ed i presidente si mantiene prudente. “Speriamo ci siano defezioni” dichiara e, da quanto si sente dire in giro, le ultime notizie fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte dei Grigi: Pisa e Avellino avrebbero, infatti, milioni di debiti e nessun imprenditore sembra disposto a rilevarle. E, secondo le ultime indiscrezioni, adesso ci sarebbe pure il Gallipoli, neopromosso in B, quasi alla canna del gas col presidente pronto a consegnare le chiavi al sindaco.
DICONO CHE HANNO VENDUTO PELATTI AL SAVONA..SARA' VERO?
il piccolo:
Mateos, ci siamo quasi
Alessandria - 03/07/2009
Ore decisive per la conferma più attesa, quella di Marcelo Mateos Aparicio. Luciano Foschi ribadisce il concetto, «a presidente e ds ho detto che Marcelo è una priorità, insieme a Artico e Schettino. Priorità significa anche un investimento su di loro». Anche in termini economici, che non sono stati affrontati con il giocatore nel colloquio di mercoledì, ma che ds e presidente affronteranno in queste ore col procuratore. La volontà di Mateos di restare in grigio è forte, ma certo non può essere un argomento per allungare i tempi di un contratto che deve essere chiuso in fretta, perché anche in un mercato per ora un po’ bloccato, uno come lui ha molte richieste. «Lui vuole restare, noi vogliamo tenerlo - insiste Bianchi - vedrete che l’operazione si farà. E una previsione analoga mi sento di farla per Schettino». Per Artico, invece, la situazione è ben più avanzata, perché un accordo era già stato raggiunto
Campolonghi in attacco
La certezza dell’attacco della prossima stagione è Fabio Artico. Ma almeno due elementi servono, anche tre con un giovane che rientri nel gruppo imposto dalla Lega Pro. E un candidato sicuro alla maglia grigia c’è e si chiama Marcello Campolonghi, classe ’75, l’ultima stagione al Pavia, nella scheda che lo accompagna, anche sui siti di mercato, etichettato come “attaccante con il fiuto delle promozioni e delle salvezze miracolose”. I salti di categoria sono due in B, con Brescia e Lecce, e uno in C1, con la Cremonese, dove era arrivato a metà stagione, segnando cinque reti pesanti
E RODRIGUEZ NON E' UNA PRIORITA'?
SEZ.LAURA PAUSINI LEVATI DALLE PALLE CHE DOBBIAMO RISTRUTTURARE IL MOCCA!
ANDATE A LEGGERE:
http://www.calciopress.net/
Oltre al PISA anche PISTOIESE e VENEZIA sembrano entrate nel BRATRO!
venerdì 03 luglio, ore 16.16
Fabio Artico anche il prossimo anno in maglia grigia
E’ ufficiale. Fabio Artico è il primo tassello che il presidente Gianni Bianchi e il direttore sportivo Paolo Guidetti hanno collocato nello scacchiere dell’Alessandria per la stagione 2009-2010.
Il bomber grigio ha raggiunto oggi l’accordo anche per la prossima stagione, confermando nei fatti la volontà, più volte espressa negli ultimi tempi, di proseguire nella sua avventura alessandrina
Grazie Bomber!
Ciao Gino,la prima volta che entrai nella nord in un alessandria-telgate 1 a 1(gol su punizione di ciccio marescalco,rasoiata sotto gli incroci)il presidente eri tu.....e grazie per tutto quello che hai fatto per i grigi!!C'eri solo tu nei momenti piu' brutti nella storia recente della nostra amata societa'(1986-2003)...mentre i vari politici,rivera,imprenditori......dov'erano????
ONORE A TE
Campolonghi? ma se non va in doppia cifra neanche in C2.
A sto punto 100 volte meglio Uccello dalla D vicino a Artico.Senza scomodare i vari Neto Pereira e Altenier.
Pienamente d'accordo con 2:40,Rodriguez è un uomo che fa la differenza..è giovane,ha voglia di vincere e di farsi notare,c'è chi dice che corre a vuoto,intanto è ovunque e lotta dall'inizio alla fine,che vadano in campo i soliti critici esperti del cazzo di questa città..speriamo di riuscire a tenercelo in qualche modo almeno ancora per una stagione..
Andrea '71
http://www.tuttocalciopiemonte.net/pagine/rubrica_continua.cfm?rbcodice=358&numero=34693
TUTTO TACE IN SOCIETA' ALLORA!!!!!
QUANDO COMINCERANNO I LAVORI DI DEMOLIZIONE DELLA NORD"?
MATEOS RODRIGUZ SCHETTINO MOTTA DEVONO ESSERE RICONFERMATI!!!!
SUBITO!!!
SVEGLIA SOCIETA' LORO VOGLIONO RIMANERE!!!!
da IL PICCOLO:
Grigi, dopo Artico la firma di Mateos?
Alessandria - 06/07/2009
La proposta a Mateos Aparicio è stata fatta. A quanto mi risulta anche buona. Mi auguro proprio che sia la seconda conferma dopo quella di Fabio Artico. La società mi ha assicurato che già oggi si potrebbe arrivare a un accordo: uso il condizionale perché i tempi di questo mercato sono strani, ma il presidente Bianchi sta facendo il possibile per tenere Marcelo con noi». Ci prova Luciano Foschi a rassicurare una piazza che così sicura e tranquilla non è. Perché i tempi si stanno dilatando troppo e l’unica certezza è la riconferma di Fabio Artico, peraltro già ‘pronta’ da alcune settimane e solo in attesa di essere ratificata. Il capitano era una delle richieste del tecnico, ma in cima alla lista c’è anche il centrocampista al quale non mancano certo i corteggiatori. «Questa è una settimana cruciale, in cui dobbiamo chiudere le trattative per i giocatori che vogliamo temere. Penso a Marcelo - insiste il tecnico - ma anche a Schettino e a Rodriguez. E poi c’è Motta». Un lungo elenco di persone che restano in attesa, quasi tutti senza avere ancora ricevuto neppure un accenno di proposta
SVEGLIA SOCIETA' e NIENTE SCUSE...LORO VOGLIONO RIMANERE!
Secondo l´inchiesta curata da Plus 24, inserto de Il Sole 24 Ore, sarebbero venti i club di Lega Pro che sono pronti a finire sotto la scure della Co.vi.soc.
L´elenco comprende anche società di spicco come Avellino, Taranto, Venezia, Pistoiese, Perugia, Foggia, Monza, Rimini, Giulianova e Treviso mentre Ivrea e Biellese hanno già rinunciato all´iscrizione e saranno cancellate dalla mappa calcistica dei professionisti.
http://www.foggiacalciomania.com/rubriche/news.asp?id=25125
da radiogold:
Passano i giorni e i silenzi diventano boati
Alessandria
Passano i giorni e i silenzi diventano boati. “Bianchi non vende” anzi, no “Bianchi dice che non vende perché non vuole che si sappia che vuole vendere, però….” Una spy story che ricorda certe estati vicine e lontane della storia dei Grigi. Ma vorremmo invece soffermarci sul primo atto del nuovo mercato: la conferma di Fabio Artico. Letta e riletta, in tutte le maniere che vorrete, la storia può dare qualche interpretazione del futuro che sarà. Dunque Artico, non casualmente, è il primo confermato per la nuova stagione. Non casualmente perché Artico è un giocatore che per qualità e carisma da tempo non ricordavamo al Moccagatta; perché Artico ha incarnato coi gol e col suo modo di porsi una sorta di catarsi dopo gli anni ridicoli e disperati seguiti al fallimento; perché Artico ha scelto lui di stare qui, in Alessandria, e sarebbe stato scomodo e impopolare non accettare la sua decisione. 36 anni a dicembre, il numero 10 alessandrino è reduce da una stagione positiva: 13 gol in 28 partite con 5 assist. Le statistiche sono dalla sua, anche se il suo apporto nei play off non è stato brillantissimo, ma lì c’ha messo del suo anche il resto della squadra con 3 sconfitte in 4 gare. Se la prossima stagione l’Alessandria giocherà in Prima Divisione ammettiamo francamente che la scelta della società ci lascia perplessi. Se, come pare molto più realistico sarà ancora Seconda Divisione allora è comunque ragionevole qualche valutazione che parte da come Foschi immagina di far giocare la sua squadra. Partito con un 4-4-2 che stava un po’ stretto per come era concepito l’organico (ma questa è una realtà con cui già si confrontò Iacolino), Foschi, strada facendo, ha aggiustato il tiro affidandosi al rombo a metà campo, utilizzando prima Rodriguez e poi Motta o Buelli a supporto delle punte. Non sappiamo che squadra verrà costruita per l’anno prossimo ma la collocazione di Artico, in un modulo con 2 punte e un trequartista pare problematica. Dove deve giocare, dunque, il bomber? Non certo come rifinitore di cui non ha né passo né attitudini; forse come secondo attaccante, ma quali caratteristiche deve avere allora il suo partner?
continua:
Sicuramente non quelle di Rosso, dinamico e generoso, certo, ma non cinico sotto porta come sarebbe servito e come è stato dimostrato. La questione è quindi più ampia e rimanda, appunto, a come verrà costruita l’Alessandria del futuro. I risultati dicono che, al di là dell’esito finale, pur nell’incompletezza dell’organico, i tecnici hanno fatto un buon lavoro, facendo soprattutto di necessità virtù. Ovvio che un centrocampo con Briano, Mateos e Buglio ( o con giocatori di quelle caratteristiche) non ha tatticamente senso, tanto più se davanti le punte non fanno i movimenti giusti o non danno i necessari punti di riferimento. Una delle carenze evidenti della squadra di questa stagione è stata proprio la mancanza di spinta sulle fasce che, per sua natura, la linea a tre non può garantire, se non con una diversa partecipazione degli esterni difensivi. E’ evidente, dunque, che ripartire da Artico è certo una spinta per l’ambiente ma non è certo la soluzione prioritaria. Senza contare poi che lo stesso giocatore è, come si diceva prima, di difficile collocazione. Che fare dunque? Innanzitutto porsi la questione, pensando a soluzioni che facciano tesoro dei piccoli/grandi problemi che l’Alessandria ha incontrato in questi mesi. Servono, secondo noi, pochi interventi, mirati ma di qualità: un regista difensivo più pulito, dinamico e tecnico di quanto non siano stati Zappella e Cozza, centrocampisti abili negli inserimenti sulle fasce ed efficaci in zona gol, 2 attaccanti di categoria, cattivi, cinici, capaci di reggere palla e impegnare le difese avversarie e abili sui calci da fermo, altra grande lacuna della squadra di quest’anno. Eravamo partiti da Artico e, inevitabilmente, siamo finiti oltre. Artico servirà in una squadra in cui gli non gli vengano chiesti miracoli e colpi a effetto. Probabilmente questo lo divertirà e gli allungherà la carriera.
Gigi Poggio
SVEGLIAAAA..OGGI DOVREBBE ESSERE IL GIORNO DECISIVO PER LA VENDITA DEI GRIGI!
Forza PERGO!
da il giornale dellosport:
Il 14 luglio le ammesse ai campionati
C'è attesa per le società di prima divisione. l' 8 luglio la Covisoc comunicherà alle società l'esito dei documenti presentati, l' 11 è il termine ultimo per presentare ricorso, contro l'eventuale esclusione al campionato. Il 13 la Covisoc comunicherà il proprio parere sui ricorsi, il 14 Consiglio Federale deciderà sull'ammissione ai campionati.
Mettiamoci il cuore in pace...sarà C2!
non credo proprio sara C2....troppe con l'acqua alla gola,basta che ne saltano 2 in prima divisione.
Stiamo tranquilli...anche a me questo silenzio attorno al calciomercato dà fastidio...ma ci sono state estati BEN peggiori.
E piedi per terra anche per quanto riguarda i ripescaggi...siamo pur sempre i grigi ovvero coloro che vengono sempre penalizzati da arbitri e Lega.......
Ronny82
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